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Le biblioteche scolastiche vanno utilizzate non trasformate in aule tradizionali

Il Ministero dell’istruzione ha risposto all’interrogazione urgente di Flavia Piccoli Nardelli sull’utilizzo degli spazi delle biblioteche scolastiche per lo svolgimento delle lezioni del prossimo anno scolastico.

Infatti, preoccupa la decisione di molte scuole, in questa fase in cui sono alla ricerca di spazi aggiuntivi per la necessità di garantire il distanziamento fisico tra gli studenti, come denunciato dalla Associazione Forum del libro, di trasformare gli spazi delle biblioteche scolastiche in aule destinate alla didattica tradizionale.

Una decisione che, non solo vanificherebbe tutte le risorse investite investite in questi anni, ma priverebbe gli studenti di spazi moderni e accoglienti per l’approfondimento dei loro interessi, l’alfabetizzazione informativa, i lavori di progetto, i gruppi di lettura, l’integrazione di fonti informative tradizionali e di rete.

Non a caso, come mostra il rilevamento fatto dal Coordinamento nazionale delle reti di biblioteche scolastiche, già nella fase di emergenza fra marzo e giugno le biblioteche scolastiche funzionanti hanno contribuito in maniera decisiva alla qualità del lavoro a distanza: curando il prestito digitale di libri, giornali e riviste, collaborando al prestito dei dispositivi informatici e alla formazione al loro uso, organizzando incontri online capaci di allargare l’offerta didattica strettamente disciplinare.

Piccoli Nardelli: interrogazione a risposta urgente in Commissione Cultura sull’utilizzo degli spazi delle biblioteche scolastiche per lo svolgimento delle lezioni del prossimo anno scolastico

Il sottosegretario al Ministero dell’istruzione, Giuseppe De Cristofaro, ha risposto: «Onorevole Piccoli Nardelli, si condivide l’importanza di preservare gli spazi delle biblioteche scolastiche per attività coerenti con la loro natura. Non dobbiamo dimenticare, difatti, che la biblioteca scolastica non è solo il luogo della lettura ma è anche l’occasione dell’accrescimento della conoscenza e dell’approfondimento degli interessi personali. La biblioteca scolastica può anche rappresentare l’occasione di contribuire a una miglior ripartenza a settembre, promuovendo gruppi di progetto e di lettura, ancor di più se in rete con altre biblioteche scolastiche e con le biblioteche presenti sul territorio. Ciò è espressamente menzionato nel “Piano Scuola 2020-2021”, nella parte relativa ai “patti educativi di comunità”.

Ricordo, peraltro, che la funzionale organizzazione degli spazi interni dell’istituzione scolastica, come emerge proprio dal richiamato “Piano Scuola 2020-2021”, è rimessa alle istituzioni scolastiche che la determinano in relazione alle esigenze del loro specifico contesto. Ne consegue che il concreto utilizzo delle biblioteche scolastiche è rimesso all’autonomia organizzativa e didattica delle scuole.

Nel citato documento non vi sono affatto riferimenti alla soppressione dei servizi resi dalle biblioteche scolastiche né un richiamo ad un eventuale sacrificio delle stesse in favore di aule da destinare alla didattica tradizionale.

Anzi, le determinazioni prese dalle singole autonomie scolastiche potranno potenzialmente riguardare un più efficace e sistematico uso degli spazi delle biblioteche scolastiche, quale luogo di apprendimento della comunità scolastica, dove le pratiche di lettura e i laboratori di scrittura meglio si realizzano.

Resta ferma, quindi, l’esigenza di dare continuità alle azioni di valorizzazione sull’uso delle biblioteche presenti nei plessi, che negli anni hanno anche beneficiato di finanziamenti del Ministero dell’istruzione e del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

A dimostrazione, difatti, dell’importanza che viene riconosciuta alle biblioteche quali centri di informazione e documentazione anche in ambito digitale e anche in questa fase emergenziale, nell’ambito del Piano nazionale scuola digitale (PNSD), sono state promosse diverse azioni per sostenere le biblioteche scolastiche innovative.

In dettaglio:

  1. Iniziativa “Biblioteche scolastiche innovative, concepite come centri di informazione e documentazione anche in ambito digitale”

Con tale misura, previo avviso pubblico, sono state finanziate 1.000 istituzioni scolastiche, che hanno ricevuto ciascuna un contributo per la realizzazione di biblioteche scolastiche capaci di assumere (…) la funzione di centri di documentazione e alfabetizzazione informativa, (…) aperti al territorio circostante, nei quali moltiplicare le occasioni per favorire esperienze di scrittura e di lettura, anche con l’ausilio delle tecnologie e del web.

Sono state, pertanto, create 1.000 biblioteche innovative sia valorizzando quelle esistenti sia creandone di nuove.

Inoltre, le biblioteche scolastiche innovative realizzate garantiscono:

– un’apertura della scuola al territorio, con possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell’orario scolastico e alle altre scuole, anche in sinergia con politiche territoriali in merito e con le istituzioni e i sistemi bibliotecari locali;

– la promozione dell’educazione all’informazione (information literacy) e della lettura e della scrittura, anche in ambiente digitale;

– il contrasto alla dispersione scolastica.

E’ altresì in corso di realizzazione un portale, curato dalla Biblioteca innovativa dell’Istituto Comprensivo “Perlasca” di Roma, per accompagnare la rete delle biblioteche e quindi lo sviluppo e l’attivazione delle biblioteche innovative nelle scuole.

  1. Realizzazione di “Poli di biblioteche scolastiche per la promozione del libro e della lettura”

Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 3 maggio 2018, n. 227, il Centro per il libro e la lettura del Ministero per i beni culturali e il turismo e la Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale del Ministero dell’istruzione hanno implementato, con due distinti avvisi nel 2018 e nel 2019, la costituzione di reti di biblioteche scolastiche per la promozione del libro e la lettura nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Ad oggi sono stati finanziati 40 poli di biblioteche scolastiche in tutte le regioni italiane. A ciascun polo aderiscono dalle 5 alle 20 biblioteche scolastiche.

I poli forniscono supporto, assistenza e accompagnamento alle biblioteche scolastiche del medesimo ambito territoriale e rappresentano degli snodi di coordinamento all’interno di un sistema nazionale di biblioteche scolastiche.

  1. Percorsi formativi per docenti per la progettazione e gestione di biblioteche scolastiche innovative.

Il Ministero ha finanziato uno specifico piano di formazione, rivolto ai docenti referenti di biblioteche scolastiche, sulla progettazione e gestione di biblioteche scolastiche innovative. Ad oggi è stato realizzato un primo corso nazionale, mentre sono previsti corsi territoriali e on line per il prossimo anno scolastico.

  1. Progetto “#imieidiecilibri”.

Nell’ambito del Piano nazionale scuola digitale (PNSD) è stato promosso un concorso nazionale di promozione della lettura con la scelta dei 10 libri più amati dagli studenti nella scuola primaria e in quella secondaria. Tutte le 8.223 istituzioni scolastiche hanno, poi, ricevuto un finanziamento per l’acquisto dei 10 libri più votati, che sono stati acquisiti dalle rispettive biblioteche scolastiche».