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Occorre una visione ampia e articolata di rilancio delle politiche scolastiche

Flavia Piccoli Nardelli è intervenuta, nel corso del question time in Aula alla Camera, per replicare alla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che rispondeva ad un’interrogazione del Partito Democratico in merito alla rilevazione delle perdite di apprendimento connesse al prolungamento della didattica a distanza e intendimenti in ordine all’eventuale previsione di un recupero formativo o del prolungamento dell’anno scolastico

Linterrogazione PiccoliNardelli e altri (3-02008) alla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

La risposta della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina all’interrogazione del Partito Democratico 3-02008.

La replica di Flavia Piccoli Nardelli: « Grazie, Presidente. Grazie Ministra per la sua risposta.

Accogliamo con favore il suo impegno a predisporre un provvedimento che consenta di recuperare gli apprendimenti.

Siamo perfettamente consapevoli dell’importanza per i circa 3 milioni di studenti della scuola secondaria, ancora bloccati in DAD, della riapertura della scuola “in presenza” e delle gravi conseguenze che comporta il ritardarla ulteriormente.

Seguiamo la protesta degli studenti, le loro richieste, percepiamo l’ansia delle famiglie, il loro sconcerto e la loro preoccupazione.

Per questo riteniamo importante che si faccia una indagine seria su difficoltà, opportunità colte e risultati raggiunti.

Dobbiamo intervenire garantendo sostegno e formazione degli insegnanti: se infatti i docenti fino ad ora hanno lavorato costruendo un modello educativo e didattico per gran parte di loro inedito, ora il loro deve essere un impegno condiviso, soprattutto se il modello della didattica integrata deve continuare.

In una fase di espansione dell’epidemia, in Italia e nel mondo, in ragione del senso di profonda responsabilità che deve animare tutti noi dobbiamo dire chiaramente che il tema dell’apprendimento, durante una pandemia, non si risolve nella dicotomia apertura/chiusura della scuola.

Il problema è molto più complesso.

Per questo sono convinta sia necessario, Ministra, lavorare a un progetto di ampio respiro che faccia sentire studenti, famiglie, personale docente e non, accompagnati in un percorso di prospettiva futura fondamentale per il Paese.

Dobbiamo correttezza agli italiani: per questo abbiamo bisogno di partire dai dati per offrire soluzioni oneste su quanto è possibile e su quanto non lo è.

Di qui, Ministra, il nostro riferimento al lavoro di analisi dell’Invalsi, fondamentale per misurare la situazione ed indicarci la direzione in cui andare.

La centralità della scuola per il Paese è per il Partito Democratico da sempre un tema fondamentale a cui non vogliamo rinunciare.

Ma proprio per questo pretendiamo che ci siano un sostegno e un accompagnamento più forti e più incisivi che consentano di affrontare questo momento di gravissima difficoltà con una visione ampia e articolata di rilancio delle politiche scolastiche».