17 mln in più a istituti culturali dimostrano visione

Roma, 21 ott. (Adnkronos) – «La decisione del governo e del ministro Franceschini di aumentare di 17 milioni di euro i fondi destinati agli istituti culturali è una notizia che ci fanno ben sperare per il futuro, perché prefigura una visione e un’idea di Paese che condividiamo», dichiara Flavia Piccoli Nardelli, capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera.

«Credo sia uno degli elementi significativi della manovra – prosegue l’esponente dem – con un’impronta che ci vede decisamente concordi. Grazie a questo incremento, i fondi destinati agli istituti culturali salgono a oltre 50 milioni di euro. Per la prima volta si dispone un investimento importante, finalmente in controtendenza rispetto al passato, con risorse per lo studio delle culture politiche del nostro Paese, per il riconoscimento della loro complessità, consentendo progetti di formazione, di analisi, di progettazione e di prospettiva».

Manovra, Franceschini: +17 milioni di euro per gli istituti culturali

«17 milioni di euro in più per gli istituti culturali, sale così a 50 milioni di euro l’ammontare permanente delle risorse con cui il Mibact finanzia le attività di istituzioni che sono una componente essenziale della nostra identità». Così il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, in merito alle norme contenute nella manovra di bilancio varata sabato notte.

«Grazie a questo intervento – sottolinea il ministro – aumentano di oltre il 50 per cento le risorse per queste istituzioni che sono fondamentali per il nostro Paese: un patrimonio enorme di memoria, storia, conoscenza, archivi e documentazione. È un dovere dello Stato aiutarle e sostenerle in tutti i modi e lo è ancora di più in questo momento di grave difficoltà».

Chiari è la Capitale italiana del libro per il 2020

Ok dal Cdm alla proposta Mibact, mezzo milione di euro per promuovere la lettura. Fondamentale sostenere la microeditoria.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la proposta del Ministro per i Beni e per le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, di conferire al Comune di Chiari in provincia di Brescia, uno dei più colpiti dalla epidemia da Covid-19, il titolo di “Capitale italiana del libro” per l’anno 2020”.

Ai sensi della legge del 13 febbraio 2020, n. 15, “Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura”, “Chiari – Capitale italiana del libro 2020” riceverà un finanziamento di 500.000 euro per la realizzazione di progetti, iniziative e attività per la promozione della lettura.

Altri 9 milioni di euro per sostenere lo spettacolo dal vivo

«Altri 9 milioni di euro per i teatri e le produzioni teatrali: con questo intervento il Governo continua a sostenere il settore dello spettacolo dal vivo che è stato fortemente colpito dall’emergenza sanitaria e merita il giusto aiuto», ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, che ha firmato il decreto che stanzia ‪9 mln di euro che provengono dai fondi emergenza cinema e spettacolo istituiti con il DL Cura Italia e potenziati dal DL Rilancio e che verranno destinati al ristoro dei mancati incassi da biglietteria dei teatri in considerazione delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria tuttora vigenti.

5 mln a sostegno dei traduttori editoriali

“Una quota pari a 5 milioni di euro del fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, istituito con il decreto Rilancio, è destinata al sostegno dei traduttori editoriali”, ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, firmando il decreto finalizzato a compensare l’impatto economico negativo su questa categoria di lavoratori, percettori di redditi derivanti da diritti d’autore, conseguente all’adozione delle misure di contenimento della pandemia.

La tempistica dei finanziamenti a sostegno dello spettacolo dal vivo

Il Ministero per i Beni e le Attività culturali e il Turismo, nel corso del question time in Commissione Cultura alla Camera, ha informato il parlamento sulla tempistica in merito all’erogazione dei fondi per lo spettacolo dal vivo stanziati nel decreto-legge «Cura Italia» e nel decreto-legge «Rilancio».

La sottosegretaria Anna Laura Orrico ha precisato che «preliminarmente si osserva che al fine di sostenere i settori dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo a seguito delle misure di contenimento del COVID-19, l’articolo 89 del decreto-legge n. 18 del 2020 (“cura Italia”), come modificato dall’articolo 80, comma 2, del decreto-legge n. 104 del 2020 (“decreto agosto”), istituisce nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo due Fondi, uno di parte corrente e l’altro in conto capitale, con una dotazione complessiva di 335 milioni di euro per l’anno 2020, di cui 185 milioni di euro per la parte corrente e 150 milioni di euro per gli interventi in conto capitale.

La riqualificazione degli immobili storici privati

Il Ministero per i Beni e le Attività culturali e il Turismo ha risposto all’interrogazione di Flavia Piccoli Nardelli, nel corso del question time in Commissione Cultura alla Camera, che chiedeva di conoscere quali iniziative il Ministero intendesse adottare a sostegno della riqualificazione degli immobili storici privati, considerati parti integranti della nostra identità, che contribuiscono all’attrattività culturale e turistica del nostro Paese.

La sottosegretaria Anna Laura Orrico ha precisato che «il settore delle dimore storiche è considerato un volano per l’economia dei territori. Secondo le stime più prudenziali, ogni euro investito nelle dimore storiche determina benefici almeno doppi per l’economia dei luoghi nei quali sorgono. Esse rappresentano un patrimonio unico che affascina gli stranieri, e non solo: se ne contano oltre 9.400 sul territorio italiano. Come emerge da uno studio condotto dall’Osservatorio del Patrimonio culturale privato, nato dalla collaborazione fra l’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) e la Fondazione Bruno Visentini e presentato il 13 ottobre scorso al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, esse rappresentano un patrimonio privato che ogni anno accoglie 45 milioni di visitatori.

Le procedure di reclutamento attivate dal Mibact

Il Ministero per i Beni e le Attività culturali e il Turismo, nel corso del question time in Commissione Cultura alla Camera, ha informato il parlamento sulle carenze di organico del personale del Dicastero e sulle relative procedure di reclutamento attivate per il totale dei posti disponibili per il triennio 2019/2021 entro l’inizio dell’anno 2022, e la pianificazione delle ulteriori esigenze di organico per il triennio 2022/2024.

La sottosegretaria Anna Laura ORRICO ha precisato che «per ovviare alla grave carenza di personale, sono in corso di svolgimento una serie di procedure concorsuali e selettive e che sono state avviate fasi di interlocuzione con il Dipartimento della Funzione Pubblica al fine di avviare ulteriori procedure assunzionali.