Bene il governo a non limitare l’accesso agli spettacoli

(ANSA) – ROMA, 08 OTT – «Apprezziamo la scelta del governo di non limitare ulteriormente il numero degli accessi ai luoghi della cultura, consentendo di continuare la programmazione degli spettacoli confermando quanto deciso in precedenza, pur nel rispetto delle norme anti-covid», dichiara Flavia Piccoli Nardelli, capogruppo Pd in commissione Cultura alla Camera.

+ 20 mln di euro per sostenere le sale cinematografiche

«Le risorse per il sostegno alle sale cinematografiche sono state aumentate di 20 milioni di euro, arrivando così a un totale di 60 milioni di euro destinati a ristorare i mancati introiti da bigliettazione», ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, al momento della firma del decreto con cui è stata incrementata di ulteriori 20 milioni di euro la quota parte di 40 milioni di euro del fondo emergenza spettacolo e cinema, istituito dal Decreto Legge Cura Italia, destinate con i DM del 5 giugno e 10 luglio 2020 al ristoro per i mancati introiti da bigliettazione delle sale cinematografiche.

L’Università di Trento e il Comando Truppe Alpine siglano un accordo di collaborazione scientifica.

La collaborazione tra difesa, università e cultura rafforza le nostre capacità nella gestione dei territori e dei rischi ambientali

(ANSA) – 01 OTT – «L’accordo di collaborazione scientifica, siglato oggi a Bolzano dal Rettore Paolo Collini dell’Università di Trento e dal Generale Claudio Berto Comandante delle Truppe Alpine, investe i campi della ricerca, della didattica, della divulgazione a proposito di geografia e di cartografia, e convalida una best practice tra mondi diversi ma che conoscono bene e lavorano da sempre sul territorio»,  ha dichiarato a margine della cerimonia l’on. Flavia Piccoli Nardelli capogruppo del Partito Democratico in commissione Cultura alla Camera.

Convenzione di Faro: un modo nuovo di pensare al patrimonio culturale

(AGI) – Roma, 23 set. – «Siamo molto soddisfatti per la ratifica della Convenzione di Faro, perche’ rappresenta un modo innovativo di pensare al nostro patrimonio culturale. Diventa fondamentale, infatti, garantire l’accessibilità di tale patrimonio anche attraverso un’azione conoscitiva che spinga a riappropriarsi del passato. È un tema che ci è molto caro, perché’ consente di correggere un’impostazione per molto tempo dominante nel nostro Paese: abbiamo parlato moltissimo di tutela, relativamente poco di valorizzazione, pochissimo di uno dei diritti che consideriamo fondamentali, ossia il diritto di fruizione del nostro patrimonio culturale», dichiara Flavia Piccoli Nardelli, capogruppo Pd in commissione Cultura, a margine del voto sulla ratifica della convenzione.

Recovery fund: Piccoli Nardelli, dia sostegno e prospettiva a mondo cultura

Roma, 23 set. (Adnkronos) – «Siamo davanti ad uno snodo cruciale per il futuro del nostro Paese. Dopo aver affrontato l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia, abbiamo il compito di ricostruire, rafforzare e tutelare i molti settori che in questi mesi hanno sofferto di più. Non c’è dubbio che la cultura sia, purtroppo, fra questi. I finanziamenti europei del Recovery Fund sono una straordinaria opportunità che non dobbiamo, e non possiamo, sprecare», ha dichiarato Flavia Piccoli Nardelli, capogruppo Pd in commissione Cultura alla Camera, a seguito dell’audizione del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, sull’individuazione delle priorità di utilizzo del Recovery Fund.

Recovery fund, Franceschini: le priorità per cultura e turismo

Nelle scelte nazionali sul Recovery fund «per la prima volta la cornice di riferimento individua esplicitamente la cultura e il turismo come elementi centrali nelle scelte del Paese» ha affermato il Ministro per i beni e le attivita’ culturali e per il turismo, Dario Franceschini, nel proprio intervento in sede di audizione alle Commissioni riunite Cultura e Attivita’ produttive della Camera dei deputati sull’individuazione delle priorita’ nell’utilizzo del Recovery Fund.

Il Ministro ha precisato che «le proposte che voglio condividere con le Commissioni e il parlamento sono: un piano per la digitalizzazione del patrimonio culturale pubblico nazionale, potenziando la Digital Library appena istituita dal Mibact; l’ammodernamento delle agenzie di viaggio e dei tour operator; il potenziamento dell’industria culturale, e in particolare del cinema, per sostenere la crescita dell’attrattività dei territori; il potenziamento delle misure straordinarie messe in essere, quali il tax credit per le strutture ricettive per una loro riqualificazione capace di attrarre il turismo di qualità; la prosecuzione della decontribuzione per il settore turistico; la riqualificazione del patrimonio edilizio rurale capace di intercettare il turismo sostenibile; l’estensione dei sostegni alla riqualificazione dei centri storici, a partire dal bonus facciate; la riqualificazione delle aree industriali dismesse; un piano straordinario per la messa in sicurezza antisismica e l’efficientamento energetico dei musei statali».

Recovery fund, Manfredi: le priorità sono giovani, ricerca e diritto allo studio

«L’azione del Ministero dell’Università e della ricerca intende svilupparsi lungo diverse direttrici strategiche di intervento con misure riguardanti: formazione avanzata, diritto allo studio e all’aumento degli iscritti all’università, la ricerca, il rapporto con il mondo produttivo, poli tematici. Si interverrà inoltre con politiche specifiche per rafforzare le competenze dei laureati e dei dottori di ricerca, si potenzieranno i percorsi di formazione e dei percorsi di dottorato finalizzato al lavoro nelle imprese nella pubblica amministrazione» ha spiegato il Ministro Gaetano Manfredi nel corso dell’audizione sull’avvio dell’anno accademico 2020/21 e sull’individuazione delle priorità di utilizzo delle risorse del Recovery Fund, svoltasi in Commissione Cultura alla Camera dei deputati.

la Repubblica, Laterza: “Contrordine: non è vero che i giovani non leggono”

«Tra tanti errori del senso comune riguardo ai consumi culturali degli italiani ce n’è uno particolarmente dannoso: la convinzione che i giovani non leggano. E, in particolare, che non leggano libri. Non è così: tutte le statistiche disponibili lo dimostrano» afferma Giuseppe Laterza nel suo intervento sul quotidiano “la Repubblica” di venerdì 11 settembre a proposito della diffusione della lettura tra i giovani.

«In particolare secondo una recente elaborazione dell’Associazione italiana editori nella fascia d’età tra i 10 e i 17 anni legge libri ben 1’85% della popolazione. Anche molti ventenni e trentenni leggono libri, più del 70%. Chi legge meno (molto meno) sono invece gli adulti e gli anziani: la percentuale di italiani oltre i cinquant’anni che legge libri non supera il 40% e scende a un misero 23% nelle persone dai 65 ai 74».