Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 16 giugno la CONVENZIONE DI FARO SUL VALORE DEL PATRIMONIO CULTURALE
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Angelino Alfano, ha approvato un disegno di legge di ratifica della Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società, fatta a Faro (Portogallo) il 27 ottobre 2005.
La Convenzione nasce dal confronto fra quaranta Stati europei sui danni al patrimonio culturale causati dai recenti conflitti verificatisi in Europa e, oltre a includere la tutela e la conservazione del patrimonio stesso fra le azioni prioritarie da intraprendere, focalizza l’attenzione su molteplici temi:
-il diritto al patrimonio culturale come facoltà di partecipare all’arricchimento o all’incremento del patrimonio stesso e di beneficiare delle attività corrispondenti, con riferimento agli ideali e principi fondatori del Consiglio d’Europa, e al diritto della persona a prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, nel rispetto dei diritti e delle libertà altrui sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani di Parigi del 1948 e garantito dal Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali di Parigi del 1966;
-lo sviluppo sostenibile, in quanto il patrimonio culturale costituisce un valore in se stesso ed è anche una risorsa preziosa per l’integrazione delle varie dimensioni dello sviluppo culturale, ecologico, economico, sociale e politico;
-il dialogo e l’apertura tra culture, in quanto il patrimonio culturale è una risorsa sulla base della quale sviluppare il dialogo, il dibattito democratico e l’apertura tra culture;
-la mondializzazione, in quanto il patrimonio culturale è una risorsa per la protezione della diversità culturale e la necessità di mantenere un legame con il territorio di fronte alla standardizzazione crescente;
-la partecipazione e la crescita della sinergia di competenze fra tutti gli attori nel campo del patrimonio culturale, le pubbliche istituzioni, le associazioni e i cittadini privati.