De Gasperi: al Verano anche corona PD, giusto riconoscimento

Roma, 19 ago. (Adnkronos) – ”Dedicare la Festa dell’Unita’ a De Gasperi? Quella di Peppe Fioroni e’ certamente una provocazione positiva. Ma altrettanto pretestuosa e inattuale. Oltretutto, penso che De Gasperi non si sarebbe affatto sentito a suo agio…”. Flavia Piccoli Nardelli, deputata Pd, e’ reduce dalla commemorazione di Alcide De Gasperi al Verano, un appuntamento che si rinnova ogni anno nell’anniversario della morte e per il quale un tempo si riuniva a Roma tutto il gotha della Dc.

Alcide_de_Gasperi_2E racconta: ”oggi al cimitero del Verano c’era anche una corona di alloro del Pd a riconoscimento che nel partito c’e’ una componente che ha radici che si allacciano a De Gasperi. E i gruppi parlamentari ne hanno ricordato la figura con molta intelligenza”.

Quanto alla proposta di Fioroni, la figlia di Flaminio Piccoli la definisce appunto ”una positiva provocazione”. ”L’idea di Fioroni ha un senso -spiega quindi- se si pensa che senza De Gasperi in questo paese non ci sarebbe la vita democratica e non ci sarebbero i partiti come li abbiamo conosciuti in questi decenni. Per il resto, non mi convince: non credo si possano riproporre situazioni svincolate dal loro contesto storico e politico. La politica di De Gasperi era valida in quel contesto nazionale e internazionale. Le cose oggi sono molto diverse”.

”Cio’ detto, tutto quello che va nel senso di onorare De Gasperi va ovviamente bene, ma e’ impossibile traslare la storia. Oltre a questo e sottolineato che in quel momento senza De Gasperi non ci sarebbero stati vita democratica ne’ ripresa, pero’, direi che stressare le cose ha poco senso”.

”Ora come allora il paese ha bisogno di fiducia e ripresa. E i due fattori fanno di De Gasperi un esempio da non perdere di vista. E io credo che Renzi, come lo statista trentino, ha attenzione alle persone, sa ascoltare. E come De Gasperi ha la capita’ di guardare a lungo termine, senza perdere pezzi del Paese. Come dimostra il voto delle europee. Certo, a lui di De Gasperi manca l’esperienza. Renzi e’ giovane, De Gasperi arrivo’ a Palazzo Chigi molto piu’ avanti negli anni. Ma l’obiettivo e’ lo stesso: ricostruire la fiducia e far ripartire l’Italia dell’economia”.

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Il decreto Art Bonus e Turismo in dettaglio

Il decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, recante disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, introduce strumenti concreti ed operativi per sostenere il patrimonio culturale e rilanciare il settore turistico, un comparto strategico, che possiede delle enormi potenzialità di crescita e che può dare un contributo fondamentale per lo sviluppo economico ed il lavoro.

Approvato l’Art Bonus: ora interconnessione tra turismo e cultura

ANSA) – ROMA, 9 LUG – «Con l’approvazione del decreto Franceschini per la tutela del patrimonio culturale prende corpo una strategia complessiva di interventi che coniuga cultura e turismo, superando la frammentazione e favorendo l’interconnessione tra i due settori. Oggi si declina un disegno organico che corrisponde pienamente alle nuove competenze attribuite al Ministero per i Beni e le Attività culturali». Lo ha affermato Flavia Piccoli Nardelli in dichiarazione di voto al decreto “artbonus” a nome del gruppo del Partito Democratico.

Per una storia delle culture costituzionali nell’Italia repubblicana

Solo le tradizioni culturali sono in grado di dare solidità e credibilità alle novità politiche: è un punto su cui avvenimenti recenti ed esperienze consolidate sembrano convergere. Le culture politiche affondano le loro radici migliori, quelle degne di essere salvaguardate, nelle carte e nei centri studi che le conservano, attraverso il continuo, faticoso e costoso aggiornamento degli strumenti ad esse dedicati. Una delle manifestazioni della crisi di legittimazione della politica è, non a caso, la quasi totale cancellazione, nella sfera pubblica, proprio del suo profilo storico: il più nobile, austero e – carte alla mano – fondato.

È legge il riconoscimento dei professionisti dei beni culturali

Dopo un passaggio al Senato, la Commissione Cultura della Camera ha approvato definitivamente, in sede legislativa, la legge per il riconoscimento dei professionisti dei beni culturali, la cosiddetta legge Madia, «Modifica al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di professionisti dei beni culturali, e istituzione di elenchi nazionali dei suddetti professionisti». Le nuove professioni entrano finalmente nel codice dei beni culturali.