Commissione Cultura: audizione del Ministro Giannini

Pubblichiamo l’intervento del ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, senatrice Stefania Giannini, che ha illustrato le linee programmatiche del suo dicastero alla VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati.

Il ministro dalle prime battute ha precisato che: «partiamo da un dato che non vi sarà sfuggito: il Governo di cui faccio parte è il primo, a partire dall’immediato dopoguerra, che ha messo l’istruzione al centro dell’agenda politica del Paese».

Nuove scuole, scuole nuove

Si è svolta a Rivoli venerdì 28 marzo 2014, la seconda Conferenza nazionale del Partito Democratico sull’edilizia scolastica, al Centro congressuale comunale.

Dal testo di Umberto D’Ottavio, che ha fortemente voluto l’incontro, riprendiamo le conclusioni del dibattito che ha visto coinvolti sindaci, dirigenti scolastici, docenti, genitori ed anche qualche alunno. «È stato fondamentale fare il punto sullo stato dell’arte dell’edilizia scolastica nel nostro Paese, a fronte del rinnovato e coraggioso impegno del Presidente del Consiglio Renzi e del suo Governo.

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Ci sono gli annunci e ci sono i soldi per realizzare quanto gli annunci proclamano. Come sottolineato dal ministro Giannini, intervenuto con un videomessaggio, occuparsi delle scuole, non solo ‘rammendandole’ nella loro parte estetica, ma garantendo la sicurezza, garantendo la stabilità, e’ un dovere fondamentale in un Paese avanzato».

«Il Miur, insieme alla Presidenza del Consiglio, ha iniziato un percorso molto importante che permetterà di fare diecimila interventi in tutta Italia e di stanziare oltre tre miliardi di euro».

«L’indagine conoscitiva che con la commissione istruzione abbiamo realizzato e recentemente concluso in merito ha messo in evidenza elementi che possono essere alla base del piano. Le procedure burocratiche devono essere più snelle, tenendo conto che la situazione sul territorio nazionale è molto variegato. É essenziale lavorare alla costruzione di nuovi edifici scolastici, in particolare laddove la messa in sicurezza é più costosa dell’ abbattimento e relativa ricostruzione dello stabile. Non dobbiamo disdegnare inoltre la possibilità che può essere data dalla partecipazione dei privati ai progetti di ristrutturazione, rinnovo e edificazione di nuovi edifici per la scuola. … Il contributo di partner privati può essere un modo per ovviare alle note difficoltà economiche. Ciò che è stato ulteriormente ribadito dall’intervento del sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi è stato proprio la ferma intenzione del Governo di estromettere dal patto di stabilità le spese per l’edilizia scolastica. Non è infatti accettabile, e finalmente da parte del Governo c’è la sensibilità per capirlo, che un Comune che ha un fondo economico che consente di investire in istruzione e sicurezza, non lo possa fare perché altrimenti sforerebbe il vincolo del Patto».

«C’è la ferma volontà di portare a casa il risultato e la voglia di collaborare da parte di tutti. Questo è emerso dalla Conferenza di Rivoli ed è il migliore punto di partenza, forte del lavoro già fatto in VII commissione.

Lavoriamo per scuole nuove e nuove scuole, in progetti in cui sia possibile coinvolgere progettualità e risorse fresche. Scuole migliori sono la base per una didattica moderna».

Scuola: approvata la mozione per il riequilibrio delle condizioni lavoro e la valorizzazione delle competenze

«La Democrazia e il buon Governo ci chiede di “mettere le mani negli ingranaggi della storia”, diceva Max Weber, lo dobbiamo fare progredendo e non arretrando. E progredire nei servizi pubblici vuol dire investire nel Paese, nelle comunità e nel capitale umano», afferma la deputata Giovanna Martelli nella dichiarazione di voto del Partito Democratico sulla mozione per la stabilizzazione del personale pubbliche amministrazioni, con riferimento particolare alla scuola.

Storia dell’arte: è falsa la notizia della cancellazione dell’insegnamento dalle scuole

La notizia appare ormai superata dagli eventi. Riteniamo comunque utile che pubblicare la documentazione relativa alla polemica scatenata dall’articolo, confermatosi poi infondato, che la Camera dei Deputati avrebbe cancellato l’insegnamento di storia dell’arte dalle scuole italiane.

Riportiamo sia la dichiarazione del Ministro Carrozza, sia la nota preparata dalla capogruppo del PD in Commissione Cultura, Maria Coscia.

Camaldoli settant’anni dopo

Si è svolto nel pomeriggio di venerdì 14 febbraio, presso la Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo il Convegno Camaldoli settant’anni dopo, organizzato dal Centro di Studi Storici Economici e Sociali “Amintore Fanfani” di Arezzo, per ricordare uno dei documenti di maggior rilievo per la storia del cattolicesimo politico e della stessa Repubblica italiana.