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L’offerta didattica di Rai Cultura, Rai3, Rai Ragazzi e RaiPlay in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione

In collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, la Rai rinnova la propria offerta mettendo a disposizione di studenti e insegnanti un nuovo palinsesto dedicato alla scuola, un potenziamento della programmazione rivolto a tutte le fasce d’età degli studenti, frutto dell’accordo siglato dalla Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e dall’Amministratore delegato della RAI, Fabrizio Salini, il 24 marzo scorso.

Un’offerta di intrattenimento ed elearning che, dal 17 aprile, avrà in Rai Cultura, attraverso Rai Scuola (canale 146 DT), Rai Storia (canale 54 DT), Rai 3, Rai 5 (canale 23 DT), Rai Gulp (canale 42 DT) e RaiPlay.it le sue “aule” aperte, con una vasta gamma di contenuti di qualità, sempre disponibili e fruibili attraverso la tv e disponibili on line per la didattica a distanza.

Un canale Rai sul digitale per aiutare i nostri ragazzi

Scuola a distanza, la proposta PD

«Un canale sul digitale terrestre interamente dedicato alla didattica con un palinsesto costituito da contenuti formativi prodotti dalla RAI, concordati e certificati con il ministero dell’istruzione, e realizzati con la collaborazione operativa dei docenti», scrive su ilRiformista la senatrice Valeria Fedeli, capogruppo Pd in Commissione di Vigilanza RAI, che presenta la proposta del Partito Democratico per «rafforzare la naturale alleanza pubblica tra ministero dell’Istruzione e la RAI».

VALERIA FEDELI: «L’irrompere del coronavirus nelle nostre vite, sconvolgendo abitudini e organizzazioni sociali così profondamente fondate sulla copresenza, ha reso evidente quanto i processi di innovazione digitale rappresentino un’opportunità decisiva, per il presente come per il futuro, a partire dalla scuola.

L’offerta di e-learning di Fondazione Pirelli 

Fondazione Pirelli Educational apre i suoi laboratori virtuali agli studenti e agli insegnanti in tutta Italia

In un momento in cui si impongono l’insegnamento e l’apprendimento a distanza, anche la Fondazione Pirelli accresce la propria offerta didattica di laboratori creativi, percorsi interattivi e visite guidate all’interno dei laboratori di ricerca e sviluppo, trasformandole in piattaforme digitali completamente nuove. Il progetto, che già dal 2013 consentiva ogni anno a oltre 3mila ragazzi di Milano e provincia di visitare la Fondazione per conoscerne la storia e la cultura d’impresa, oltrepassa ora i confini fisici del territorio per poter essere di supporto agli studenti ed ai docenti di tutta Italia nelle loro attività di e-learning.

Torna “l’arte ti somiglia”

Anche se i musei e i luoghi della cultura sono chiusi al pubblico, il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo propone diverse attività digitali: virtual tour, palinsesti video su YouTube e una nuova campagna social che gioca sulla somiglianza tra le persone e i ritratti nelle opere d’arte dei musei italiani.

L’arte ti somiglia è “un’altra delle iniziative digitali del @_MiBACT per ricordarci quanto sia importante non perdere il contatto con il patrimonio culturale italiano” ha scritto su Twitter il Ministro Dario Franceschini.

Il Ministro dell’Università in audizione alla Camera

«Il sistema universitario è stato in grado di rispondere alla domanda di formazione e si è comportato come una vera infrastruttura strategica del Paese, dando una risposta uniforme su tutto il territorio nazionale, senza differenze tra Nord, Centro e Sud », ha affermato il Ministro dell’Università’ e della Ricerca, Gaetano Manfredi, nella sua audizione in videoconferenza in Commissione Cultura alla Camera dei deputati, sulle iniziative di competenza del suo dicastero per far fronte all’emergenza coronavirus.

«È in corso un monitoraggio delle attività e i dati sono estremamente incoraggianti – ha spiegato il ministro – nell’ultima ricognizione, la totalità degli atenei garantiva l’offerta e ha assicurato il 94% dei corsi. Fino al 20 marzo sono stati svolti con modalità a distanza 71mila esami di profitto e 26mila studenti si sono laureati con accesso di 1,2 milioni di studenti,che rappresentano più dell’80% degli studenti universitari. Da alcune statistiche è emerso che in alcuni casi la frequenza è stata superiore rispetto a quella che si aveva in Aula».