“Città che legge” 2018: 870mila euro per promuovere la lettura

Il Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, rilancia il progetto “Città che legge” per il biennio 2018-2019. Il bando mette a disposizione delle Amministrazioni comunali 870mila euro per finanziare progetti che “riconoscano e sostengano la crescita socioculturale dei cittadini attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

In più l’amministrazione ha l’opportunità di attivare anche un Patto locale per la lettura: una collaborazione cioè continuativa tra enti pubblici, istituzioni scolastiche e soggetti privati per realizzare politiche condivise di promozione della lettura.

18App piace ai ragazzi e funziona

Stupisce leggere sul Corriere della Sera le dichiarazioni negative di Aldo Cazzullo in merito al bonus cultura ai neodiciottenni perché i dati, al contrario, ci dicono che la 18App piace ai ragazzi e funziona: a maggio di quest’anno sono stati oltre 407mila i ragazzi registrati presso il portale dedicato 18App, circa il 15 per cento in più del numero complessivo di adesioni raccolte lo scorso anno, per un totale di circa 763mila diciottenni. L’incremento degli iscritti e della spesa dimostra che si tratta di un’iniziativa che piace ai ragazzi, che hanno contribuito al successo con il passaparola, dando allo stesso tempo una spinta ai consumi culturali.

I dati ci dicono che il bonus è stato speso soprattutto per l’acquisto dei libri. I primi mesi del 2018 hanno già registrato vendite di libri per 62,6 milioni di euro, il 17 per cento in più di quanto totalizzato lo scorso anno al 1° primo luglio, giorno di scadenza dei termini per la registrazione dei ragazzi nati nel 1998.

Turismo: competenze da Mibac a Mipaaft

Il turismo, anche se considerato settore di straordinaria importanza per il nostro Paese, ha avuto vita difficile: il Ministero del turismo è stato istituito nel 1959, poi abrogato nel 1993 (a seguito di un referendum) e le sue competenze trasferite presso un Dipartimento della Presidenza del consiglio dei Ministri. Successivamente nel 1998 il Dipartimento fu trasformato in Direzione e trasferita al Ministero dell’Industria, poi nel 2006 ritorna alla Vicepresidenza del Consiglio dei Ministri e così via via fino a quando nel 2009 le competenze sul turismo hanno di nuovo un Ministero dedicato.

Nel giugno 2013 le competenze sul turismo vengono affidate al Ministro per i beni e le attività culturali: il MIBAC è diventato MIBACT proponendo una inedita ma interessante fusione tra cultura e turismo. Una serie di decreti hanno via via organizzato la struttura del dicastero definendo il numero complessivo degli uffici dirigenziali generali, centrali e periferici.

Non rinunciamo al futuro, investiamo in istruzione e competenze

Nei giorni scorsi abbiamo cominciato a discutere il DEF che contiene le indicazioni sulle politiche economiche e finanziarie che l’esecutivo metterà in atto nei prossimi mesi. Una sorta di dichiarazione di intenti che descrive la prospettiva del governo su temi cruciali. Mi sembra importante che nel prossimo futuro- si continui sulla strada tracciata per quel che concerne gli investimenti in formazione e capitale umano.

Credo, infatti, che le risposte immaginate non debbano limitarsi al “qui e ora” ma indicare anche una visione per il futuro che è indispensabile per lo sviluppo e la crescita del Paese. La sfida sarà quella di adeguare le competenze di studenti e lavoratori ai cambiamenti imposti dalla rivoluzione tecnologica.

18app, il bonus non va cancellato

Roma, 18 giu. (AdnKronos) – “Spero che il governo non tolga la 18 app, che si sta dimostrando uno strumento utile ed efficace. Si può fare di più e meglio, ma senza cestinare gli strumenti che stanno producendo risultati concreti sul piano dei consumi culturali”. Lo dichiara Flavia Piccoli Nardelli, deputata del Partito Democratico.

”Nella scorsa legislatura, da presidente della commissione Cultura – ricorda Piccoli Nardelli – ho riscontrato, dati alla mano, risultati positivi nel funzionamento della 18 app. Dai dati, infatti, emerge che l’80 per cento dei soldi stanziati sono stati spesi in libri. È quindi incredibile pensare che consentire ai 18enni di comprare libri sia un problema. Un Governo che vuole investire sui giovani – conclude PiccoliNardelli – dovrebbe rendere questo strumento permanente anche per i futuri 18enni, non cancellarlo”

Convenzione di Faro: il ddl di ratifica del Partito Democratico

Il gruppo del Partito Democratico ha presentato in Senato un disegno di legge di ratifica della Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società. Il testo presentato ripropone la proposta di legge presentata dal Governo Gentiloni alla fine della scorsa legislatura, la cui fine anticipata, purtroppo, non ne ha consentito l’approvazione definitiva. Si tratta di un provvedimento condiviso e atteso da molto tempo per il quale tutte le forze politiche si erano espresse favorevolmente.

La Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società, adottata a Faro, in Portogallo nel 2005, è entrata in vigore nel 2011. La convenzione, già ratificata da 17 Paesi membri del Consiglio d’Europa, si basa sul principio che la conoscenza e l’uso dell’eredità culturale rientrino pienamente fra i diritti umani, ed in particolare nell’ambito del diritto dell’individuo a prendere liberamente parte alla vita culturale della comunità, come espressamente previsto dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.