Dialogando con Flavia Piccoli Nardelli, presidente dell’Associazione delle istituzioni di cultura italiane (AICI)

La Rivista MinervaWeb della Biblioteca “Giovanni Spadolini” del Senato della Repubblica pubblica l’intervista a Flavia Piccoli Nardelli, presidente dell’AICI-Associazione delle istituzioni di cultura italianeun’associazione non di singoli studiosi o professionisti, bensì di enti, costituita nel 1992 per «tutelare e valorizzare la funzione delle Istituzioni di cultura, nelle quali la Costituzione della Repubblica riconosce una componente essenziale della comunità nazionale».

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1. Qual è lo stato di salute delle istituzioni culturali che l’Associazione rappresenta?
Se si considerano le grandi difficoltà del recente passato, oltre a quelle del presente, nel complesso si può affermare che gli istituti culturali italiani, soprattutto gli istituti privati, che sono quelli rappresentati all’AICI, godono di buona salute…

Pubblicato il bando “Circolazione delle opere letterarie europee”

È stato appena pubblicato il bando per la Circolazione delle opere letterarie europee dedicato alla traduzione letteraria di opere di narrative nelle e dalle lingue legalmente riconosciute dai 40 paesi che partecipano al Programma Europa Creativa. Il bando scade il 16 aprile prossimo.
Questa azione sosterrà progetti che tradurranno, pubblicheranno, distribuiranno e promuoveranno opere di narrativa scritte da autori cittadini o residenti nei Paesi di Europa Creativa, o riconosciuti come parte del patrimonio letterario di questi Paesi.

La pedagogia della Costituzione

Flavia Piccoli Nardelli è intervenuta all’incontro di studio “La pedagogia della Costituzione. Costruire una cultura costituzionale, policies, linguaggi, narrazione“, organizzato dall’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica nel quadro delle iniziative seminariali programmate per i 75 anni dalla entrata in vigore della nostra Carta costituzionale, al fine di avvicinare i giovani alla storia ed ai processi che hanno accompagnato e favorito la nascita della Repubblica e l’affermarsi di una cultura repubblicana, ha inteso richiamare l’attenzione verso le policies di educazione alla cittadinanza, ma anche verso le iniziative, i linguaggi, le narrazioni, adottati da soggetti pubblici e privati al fine di promuovere, attraverso la conoscenza della Costituzione, una rigorosa e solida cultura costituzionale, ispirata ai principi e valori trasmessi dai Costituenti.

VIII Conferenza nazionale dell’AICI: Italia è Cultura. Una Cultura per l’Europa

Si è svolta a Brescia, il 23 e il 24 novembre, l’VIII Conferenza nazionale dell’AICI-Associazione delle istituzioni di cultura italiane, quest’anno dal titolo “Italia è Cultura. Una Cultura per l’Europa“, organizzata in collaborazione con la Fondazione Brescia Musei e la Fondazione Luigi Micheletti, e con il contributo della Direzione generale educazione, ricerca, istituti culturali del Ministero della cultura, della Fondazione Comunità Bresciana e della Fondazione Cariplo.

Flavia Piccoli Nardelli, presidente dell’AICI, ha introdotto i lavori sottolineando che: il titolo “Italia è cultura”, dell’VIII Conferenza Nazionale, «è accompagnato dal sottotitolo “Una cultura per l’Europa”, ad indicare che per tanti temi, dall’attività svolta dalle nostre istituzioni, al tema del lavoro nel campo dei beni culturali, alle sfide dell’innovazione digitale, alla fruizione dei patrimoni di comunità la dimensione nazionale si è rivelata spesso insufficiente, là dove la proiezione europea, stimolata dal PNRR, apre nuove e importanti prospettive di crescita per tutti noi. Ecco perché il “New European Bauhaus”, come la Presidente von der Leyen l’ha definito, rimane il nostro punto di riferimento. I tre principi che lo animano, sostenibilità, coesione e bellezza sono alla base del nostro lavoro».

Istituti culturali, una presenza che va verso l’Europa

OGGI E DOMANI A BRESCIA LA CONFERENZA NAZIONALE DELL’AICI, CUI ADERISCONO 160 REALTÀ

di Flavia Piccoli Nardelli*

Dal 1992 grandi e piccoli istituti di cultura, fondazioni, associazioni, accademie di lunghissima storia e tradizione si sono uniti in una libera associazione – l’Associazione delle istituzioni culturali italiane – che mette in rete realtà di tutto il Paese, di tradizioni culturali e politiche diverse, unite da una comune idea di cultura, radicata in quell’articolo 9 della Costituzione che resta un fondamento straordinario di lavoro comune.

Oggi le Associazioni aderenti sono 160 e sono luoghi pieni di fascino; ci si muove tra faldoni di archivi e grandi biblioteche, fra manifesti, epigrafi latine, composizioni musicali, documenti rarissimi che hanno fatto la storia del nostro Paese. Come la lettera di Togliatti che propone a De Gasperi di impegnarsi per riconoscere il diritto di voto alle donne. E la lettera di risposta di De Gasperi, conservata in un altro istituto, che dice «ho fatto subito, ho scritto, a Bonomi (presidente del Consiglio in quell’inizio del 1946) per chiedergli di mettere all’ordine del giorno la questione».

L’VIII Conferenza nazionale “Italia è cultura” raccontata dalla presidente Flavia Piccoli Nardelli

La rivista Exibart.com pubblica l’articolo di  che intervista Flavia Piccoli Nardelli, presidente dell’AICI-Associazione delle istituzioni di cultura italiane, alla vigilia della VIII Conferenza nazionale “Italia è cultura” che si terrà quest’anno a Brescia il 23 e il 24 novembre.

L’VIII Conferenza nazionale “Italia è cultura” raccontata dalla presidente Flavia Piccoli Nardelli

di Emma Drocco

Il panorama culturale italiano si radunerà a Brescia, il 23 e 24 novembre per la VIII Conferenza nazionale “Italia è cultura”, che si potrà seguire anche in diretta streaming. Organizzata dall’Associazione delle istituzioni di cultura italiane (AICI), in collaborazione con il Ministero della cultura, la Fondazione Brescia Musei e la Fondazione Luigi Micheletti, l’evento si pone l’ambizioso obiettivo di esplorare la posizione della cultura italiana come elemento fondamentale per la cultura europea. Il tema centrale, Una cultura per l’Europa, promette di essere il punto di partenza per approfondimenti e riflessioni di vasta portata…

Statuto dell’artista: migliori condizioni di lavoro per gli operatori culturali

Il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione “Raccomandazioni alla Commissione concernenti un quadro dell’UE per la situazione sociale e professionale degli artisti e degli operatori nei settori culturali e creativi”, che raccoglie le proposte di misure per migliorare le condizioni di vita e di lavoro per i professionisti che operano nei settori dell’arte, della cultura e della creatività.

Nella risoluzione di iniziativa legislativa, adottata con 433 voti favorevoli, 100 contrari e 99 astensioni, i deputati sottolineano che il divario tra i sistemi sociali nazionali, le diverse condizioni per gli artisti nei vari Stati membri e le norme applicabili ai lavoratori autonomi creano condizioni inique. Il settore, che impiega il 3,8% della forza lavoro dell’UE e rappresenta il 4,4% del PIL, non è sufficientemente protetto, aggiungono i deputati. Poiché il settore è caratterizzato da modelli di lavoro atipici, reddito irregolare e minori possibilità di contrattazione sociale, comporta l’esistenza di lavoro sottopagato o non retribuito, lavori autonomi fittizi (tra l’1,6% e il 10,8% dei casi) e contratti di buy-out coercitivi.