150 anni Aie: Ferrari, “La difesa della libertà d’espressione è la maggior gloria dell’editoria”

«Molti esaltano il miracolo italiano del secondo dopoguerra, ma pochi ricordano lo sforzo immane dell’Italia postunitaria per uscire dall’arretratezza».

«Il maggior merito, vorremmo dire la maggior gloria, dell’editoria italiana nel dopoguerra è stato la difesa della libertà di espressione», ha affermato Gian Arturo Ferrari nel suo intervento (in allegato il discorso completo di Ferrari) alla cerimonia di celebrazione oggi a Roma dei 150 anni dell’Associazione Italiana Editori (AIE).

150 anni Aie, Levi: “l’istruzione sia al centro politica”

«Non abbiamo futuro se non mettiamo l’istruzione, la conoscenza, il sapere al centro dell’agenda politica nazionale. Dunque: scuola, scuola, scuola. Dalle scuole materne all’università, dagli istituti di ricerca all’educazione ricorrente degli adulti» ha affermato  il presidente  Ricardo Franco Levi (allegato il discorso completo del Presidente Levi) aprendo a Roma la celebrazione dei 150 anni dell’Associazione Italiana Editori, oggi all’Auditorium Parco della Musica, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

Un’urgenza confermata dai dati italiani nel libro bianco Sfida al futuro e dalla ricerca (la sintesi è in allegato) commissionata a un pool di ricercatori dell’Università di Bologna e del Piemonte orientale, «che – ha spiegato – conferma una volta di più il valore, anche economico, della lettura».

Mattarella: “Politica ha il dovere di sviluppare diffusione della lettura”

Pubblichiamo il discorso integrale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 150° anniversario dell’Associazione Italiana Editori (AIE).

«Rivolgo a tutti un saluto molto cordiale, al Ministro e agli Ambasciatori presenti e a tutti i protagonisti di questo appuntamento così significativo e importante.

Centocinquant’anni sono una lunga storia che gli editori, gli stampatori, hanno avuto la capacità di costruire insieme ai tanti autori – poeti, narratori, scienziati – a cui hanno dato la possibilità di esprimersi, di far conoscere il frutto della loro creatività e i risultati della loro scienza e dei loro studi.

Istituti culturali, 2 milioni i contributi annuali 2019 a 276 enti

Il ministero per i beni e le attività culturali ha pubblicato il decreto ministeriale di riparto dei contributi annuali agli Istituti culturali, anno 2019, ai sensi dell’articolo 8 della Legge 534/1996. Di notevole interesse l’articolo pubblicato dall’Agenzia Giornalistica AgCult.it sul provvedimento che ne esamina puntualmente i contenuti.

AgCult 6 settembre. Lo stanziamento favorisce 276 istituti culturali ed ammonta a 2.000.519 euro (305.655 euro in meno rispetto al 2018 quando venivano stanziati contributi a 249 enti). Nel provvedimento, è contenuto il dettaglio del piano di ripartizione con la denominazione dell’istituto per il quale è erogato il contributo e l’importo dello stesso.

Franceschini ministro della cultura: sono entusiasta, faremo grandi cose

“Sono molto felice di questa nomina che significa riconoscere alla cultura il peso che aveva in precedenza. Sono sicura che in ambito culturale riusciremo a fare buone cose forti anche di una tradizione di collaborazione che abbiamo sempre esercitato in Commissione Cultura, sia in questa legislatura come nella passata”, dichiara Flavia Piccoli Nardelli, esponente Pd della Commissione Cultura, commentando con entusiasmo il ritorno di Dario Franceschini al ministero dei Beni culturali e del Turismo.

Il decreto lirica non innova e non stanzia risorse

«È improprio dire che questo decreto-legge è un provvedimento sulla cultura, perché purtroppo non innova, non stanzia risorse, non investe sul futuro: è un insieme di disposizioni che vuol superare situazioni di incertezza normativa» afferma Flavia Piccoli Nardelli durante il proprio intervento alla Camera in  discussione generale per la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 59/2019 recante misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020.

Cotroneo, “Lo strano caso del disegno di legge sul libro e la lettura…”

«Il disegno di legge per la promozione della lettura, approvato alla Camera il 16 luglio, non risolve tutti i problemi, ma è già qualcosa. Certo le coperture sono ancora insufficienti, ma è un passo importante. … Non esiste ancora niente del genere nel nostro paese. Niente che dia un sostegno alla lettura e al mercato del libro. Per questo che, pur capendo le preoccupazioni degli editori, non riesco davvero a rendermi conto del perché si debba polemizzare su questo disegno di legge … e si debba ancora ragionare sugli sconti che sono una cosa che fa prosperare Amazon, e forse le grandi catene, e mette in difficoltà la filiera del libro che è prima di ogni cosa vitale per la cultura del nostro Paese» ha affermato Roberto Cotroneo in un post sulla propria pagina facebook.

Rilanciare libri e lettura: ben venga la nuova legge

Paolo Ambrosini, Presidente dell’Associazione librai italiani (Ali) di Confcommercio, dalle pagine del quotidiano Avvenire dichiara «ben venga la nuova legge che rilancia i libri e la lettura»

«Non possiamo che plaudire alla legge appena approvata in prima lettura alla Camera, che ha l’ambizione di affrontare in modo organico il problema, superando l’impostazione strettamente mercantilistica che della lettura si era data con la legge 128/11 e che negli anni di applicazione ha portato a un peggioramento degli indici di lettura con un calo del 12% … ma ha anche determinato lo sviluppo di una rete commerciale più attenta allo sconto che alla proposta in contrapposizione alle librerie, e così tra il 2011 e il 2016 hanno chiuso 2.038 tra librerie e cartolibrerie e al 2016 sono ben 13 milioni gli italiani senza una libreria nel Comune di residenza».